Sintesi dell’incontro tenutosi il 5 marzo 2016 a Roma

Pagine contro la tortura

All’incontro erano presenti compagni e compagne di Milano, Bologna, Cuneo, Genova, Parma, una compagna per la Sardegna e Roma. I compagni di Olga hanno esposto l’incontro avvenuto con l’editore Colibrì e l’archivio Primo Moroni, leggendo in seguito il loro appello con le proposte.

Abbiamo pensato di sollecitare tutti i nostri contatti, che in qualche modo abbiano a che fare con le editorie, affinché siano informati dell’appello di Colibrì e dell’archivio così che possano direttamente prendere contatti all’indirizzo mail dell’archivio Primo Moroni che si è proposto come riferimento delle librerie e case editrici.

Si proporrà loro di apporre un timbro o pensare ad un segnalibri da inserire nelle loro edizioni che evochi la campagna pagine contro la tortura. Inoltre attraverso i nostri contatti già disponibili all’adesione alla campagna si proporrà di essere promotori di una fiera del libro nella giornata del presidio al Tribunale di Sorveglianza.

A questo proposito, però, sono sorte perplessità per l’ottenimento della concessione del suolo pubblico (nell’ipotesi della fiera) sia per la particolarità del periodo (Giubileo e stato di eccezione post Francia), sia per il luogo particolarmente “sensibile”. La concessione, tra l’altro, necessità di tempi lunghi: almeno 30 gg di anticipo rispetto alla giornata richiesta che deve essere presentata al Municipio competente.

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Torino 25 marzo 2016 Pulp! @BlackoutHouse

Pulp – la polpa dei libri

presentazione della campagna

PAGINE CONTRO LA TORTURA

A cura della Cassa AntiRep delle Alpi occidentali

Da alcuni mesi, i detenuti sottoposti al regime previsto dall’art. 41bis dell’ordinamento penitenziario non possono più ricevere libri, né qualsiasi altra forma di pubblicazione, attraverso corrispondenza e colloqui.   La campagna “Pagine contro la Tortura” è nata per contrastare l’applicazione di questa ennesima restrizione nel regime 41bis.

Venerdì 25 marzo 2016

ore 20: aperitivo
ore 21: presentazione

@BlackOut House
via Cecchi 21/a Torino

Archivio Primo Moroni e Colibrì: Appello a case editrici e librerie. Spedizione catalogo

 

Campagna “Pagine contro la Tortura”
appello a case editrici e librerie

Il regime di 41bis è il punto più rigido della scala del trattamento differenziato che regola il sistema carcerario italiano. Adottato trent’anni fa come provvedimento temporaneo, di carattere emergenziale, si è via via stabilizzato e inasprito. In questa condizione detentiva ci sono oggi ben oltre 700 prigionieri e prigioniere all’interno di carceri sparse in tutt’Italia. Da alcuni mesi chi è sottoposto al regime previsto dall’art. 41bis dell’ordinamento penitenziario non può più ricevere libri, né qualsiasi altra forma di stampa, attraverso la corrispondenza e i colloqui sia con parenti sia con avvocati: i libri e la stampa in genere si possono acquistare solamente tramite autorizzazione dell’amministrazione. Questa è un’ulteriore censura, una potenziale forma di ricatto, in aggiunta alla restrizione sul numero di libri che è consentito tenere in cella: solo tre. Una società che sottostà al ricatto della perenne emergenza, alimentata da banalizzazioni e allarmismi, si rende consenziente alle vessazioni e torture di cui il blocco dei libri è solo l’ultimo, più recente, tassello.

La campagna “Pagine contro la tortura” è partita nell’agosto 2015; da allora diverse case editrici hanno messo a disposizione propri titoli: questi volumi sono stati spediti in tutte le 12 carceri aventi sezioni a 41bis. Talvolta le buste sono tornate indietro, talaltra sono state cestinate, altre ancora hanno avuto risposta. Una per tutte quella di Pino da Viterbo:

“Il sottoscritto fa presente di aver ricevuto la raccomandata contenente n° 3 libri; sarei stato contento leggerli, invece sento solo il dovere di ringraziare il donatore poiché una sentenza della cassazione vieta ai detenuti in regime speciale di cui all’art. 41bis di ricevere o inviare libri all’esterno dell’istituto detentivo. Per questo motivo la direzione ha depositato i libri al casellario, là dove ne ho altri, essendo un assiduo lettore. Purtroppo la direzione nulla può a fronte della sentenza su menzionata; pertanto c’è da sperare a un ripensamento istituzionale o alla decadenza del 41bis a cui il sottoscritto è sottoposto da 23 anni, così avrò modo di rituffarmi nella mia lettura sicuramente produttiva per la mente e la cultura. Attualmente mi cimento con il quotidiano Il Corriere della Sera. Alla presente allego l’atto di sequestro della direzione per meglio rendiconto. Rinnovo i miei apprezzabili ringraziamenti.”

Se nella prima fase della campagna abbiamo inviato i testi direttamente alle biblioteche delle carceri, ora vorremmo tentare una modalità differente rivolgendoci direttamente a chi subisce queste restrizioni.

Cerchiamo quindi la collaborazione di case editrici e librerie per costruire un catalogo da inviare in carcere ai detenuti in regime di 41bis. con la speranza che, non trattandosi né di un libro, né di una rivista tout court, possa passare i limiti imposti dall’inasprimento della regolamentazione che questa campagna vuole combattere.

Alla luce delle norme che regolano questo regime detentivo ci aspettiamo cioè, che il catalogo passi la censura e arrivi a destinazione. I libri contenuti in questo catalogo, e che verranno ordinati direttamente all’Editore, in base alle stesse norme, non dovrebbero essere consegnati ma respinti o accantonati. Se riusciremo a tenere traccia degli invii e dei rigetti renderemo meglio l’idea di una di quelle situazioni paradossali che un Orwell e un Beckett furono ai tempi così abili a narrare e la voce della campagna sarà pù forte.

 

Chiediamo quindi alle librerie e case editrici che vogliono partecipare:

  • di mettere a disposizione (almeno) un titolo e, dello stesso, almeno una decina di copie;
  • di fare avere all’indirizzo email dell’Archivio Primo Moroni “archiviomoroni@inventati.org” la scheda del libro, indirizzo ed eventuale nominativo di riferimento per effettuare un ordine via posta ordinaria e un file con l’immagine della copertina;
  • l’impegno, in caso ricevessero un ordine da parte di qualche detenuto, a inviare copia del libro in busta raccomandata con ricevuta di ritorno (è indispensabile capire che fine fa la busta);
  • a tenerci al corrente (sempre utilizzando l’indirizzo indicato sopra) di quel che succede, in modo da permettere di avere un quadro generale della campagna.

In cambio per parte nostra ci faremo carico:

  • della composizione del catalogo (che verrà inviato anche a tutti gli aderenti in conoscenza)
  • dell’invio dello stesso a quanti più detenuti in regime di 41bis possibile
  • di dare pubblico risalto ai risultati della campagna

Come terza fase ci proponiamo di produrre un libricino contenente la descrizione della campagna, lo stato dell’arte, delle belle illustrazioni e vari materiali significativi raccolti via via. Anche in questo caso chiederemo a chi vorrà delle case editrici e delle librerie coinvolte di partecipare all’edizione.

Hanno sino ad ora aderito alla campagna:

Archivio Primo Moroni, AgenziaX, BFS edizioni, Calusca, DeriveApprodi, Edizioni Alegre, Edizioni Colibrì, Eris edizioni, Gorilla Sapiens edizioni, Mimesis, Fondazione Micheletti, Eterotopia, Bébert edizioni, Edizioni Paginauno, Edizioni Temporale, Emergenze, Hazard edizioni, Jouvence, L’ornitorinco edizioni, Milieu edizioni, Millepiani, Red Star Press, Res Gestae, Sensibili alle foglie, Zambon edizioni.

Referenti: Archivio Primo Moroni – email: archiviomoroni@inventati.org

Edizioni Colibrì – email: colibri2000@libero.it

Milano, maggio 2016

AGGIORNAMENTO SPEDIZIONE CATALOGO GIUGNO 2016

Scarica il catalogo prodotto e spedito, a cura dell’Archivio Primo Moroni ed Edizioni Colibrì, con raccomandata a.r., ad un centinaio circa di prigionieri sottoposti a regime 41bis

Milano 9 marzo 2016 vivace comunicazione e volantinaggio al 7° piano del palazzo di giustizia (uffici dei magistrati di sorveglianza)

Questa mattina un gruppo di compagne/i ha raggiunto la sala info-point al 7° piano del palazzaccio per togliere dalle mani della clandestinità, della censura, dei controlli e sabotaggi di ogni tipo, la mobilitazione dei prigionieri nel carcere di Opera iniziata in ottobre; per estenderne  dunque la conoscenza e rafforzarla.

In quella sala, transitata da familiari di prigionieri e da avvocati, abbiamo comunicato direttamente i nostri scopi ciò unito alla diffusione della lettera di richieste, critiche e di più, uscita dal carcere a fine febbraio “Dalla Cayenna di Opera” in cui sono raccolte 128 firme di persone chiuse nel 1° padiglione 4° piano (sezioni A-B-C); lì abbiamo anche aperto uno striscione con la scritta del titolo della lettera. Quel documento è stato portato in tutti gli uffici dei magistrati di sorveglianza responsabili nelle carceri di Milano (S.Vittore, Bollate e Opera).

Nella sala abbiamo trovato attenzione e interesse al punto che i carabinieri, giunti poco dopo con l’idea di sbatterci immediatamente fuori, non sono riusciti ad impedire il nostro intervento a voce alta, compresa la lettura della lettera. Si è riusciti anche ad informare di quanto avveniva “i cronisti di Milano”, sala stampa situata al 3° piano e la “Camera Penale” frequentata da avvocati e avvocatesse.

L’accresciuto numero di carabinieri e chissà chi altri e altre, dopo circa una mezzora, non ci ha impedito di rispondere a tono, anche se spinti in un altro atrio, dove ci hanno identificati e lasciati andare via tutte e tutti assieme.

Mettere a giro questa comunicazione contribuisce anche a frenare il DAP, in particolare la direzione e le guardie del carcere di Opera, a rafforzare la determinazione di chi è dentro, anche in vista del presidio itinerante contro il 41bis fissato contemporaneamente attorno a diverse carceri (Opera, Tolmezzo, Cuneo, Parma, Terni, Ascoli Piceno dove sono attive appunto sezioni rette con quella tortura), per sabato 16 aprile.

Segue il testo della lettera diffusa.

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Interventi sulla campagna 2016

Venerdì 18 marzo a Torre Pellice (To)

h. 10,00 banchetto informativo di fronte alla Libreria Claudiana, h. 18,00 presentazione della campagna pagine contro la tortura presso L’Orsa Maggiore, via Caduti per la libertà, 12

Martedì 12 aprile a Cuneo Fondazione Casa Delfino c.so Nizza 2

h. 21,00 presentazione della campagna pagine contro la tortura

Contro tutte le galere!

A cura della Cassa AntiRep delle Alpi occidentali

mail: cassantirepalpi@autistici.org