Milano “Bellissima” Fiera di libri e cultura indipendente al Palazzo del ghiaccio 18/20 marzo 2016

La mattina del 20 marzo alcuni compagni e compagne hanno partecipato alla Fiera di libri e cultura indipendente per condividere con le case editrici, che lì esponevano, le intenzioni della campagna “Pagine contro la tortura”. Si è distribuito un pieghevole con l’appello agli editori, proposto dall’Archivio Primo Moroni e dalla casa editrice Colibrì (clicca) e si è potuto approfondire con ciascuna casa editrice la breve storia di questa campagna e la proposta di partecipazione loro rivolta. Si è potuto anche fare un intervento al microfono per raggiungere il pubblico presente in sala: in molti hanno mostrato interesse alla campagna in generale e alcuni hanno accolto la proposta di contribuire alla redazione di un catalogo da inviare nelle carceri.

Sintesi dell’incontro tenutosi il 5 marzo 2016 a Roma

Pagine contro la tortura

All’incontro erano presenti compagni e compagne di Milano, Bologna, Cuneo, Genova, Parma, una compagna per la Sardegna e Roma. I compagni di Olga hanno esposto l’incontro avvenuto con l’editore Colibrì e l’archivio Primo Moroni, leggendo in seguito il loro appello con le proposte.

Abbiamo pensato di sollecitare tutti i nostri contatti, che in qualche modo abbiano a che fare con le editorie, affinché siano informati dell’appello di Colibrì e dell’archivio così che possano direttamente prendere contatti all’indirizzo mail dell’archivio Primo Moroni che si è proposto come riferimento delle librerie e case editrici.

Si proporrà loro di apporre un timbro o pensare ad un segnalibri da inserire nelle loro edizioni che evochi la campagna pagine contro la tortura. Inoltre attraverso i nostri contatti già disponibili all’adesione alla campagna si proporrà di essere promotori di una fiera del libro nella giornata del presidio al Tribunale di Sorveglianza.

A questo proposito, però, sono sorte perplessità per l’ottenimento della concessione del suolo pubblico (nell’ipotesi della fiera) sia per la particolarità del periodo (Giubileo e stato di eccezione post Francia), sia per il luogo particolarmente “sensibile”. La concessione, tra l’altro, necessità di tempi lunghi: almeno 30 gg di anticipo rispetto alla giornata richiesta che deve essere presentata al Municipio competente.

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Milano 9 marzo 2016 vivace comunicazione e volantinaggio al 7° piano del palazzo di giustizia (uffici dei magistrati di sorveglianza)

Questa mattina un gruppo di compagne/i ha raggiunto la sala info-point al 7° piano del palazzaccio per togliere dalle mani della clandestinità, della censura, dei controlli e sabotaggi di ogni tipo, la mobilitazione dei prigionieri nel carcere di Opera iniziata in ottobre; per estenderne  dunque la conoscenza e rafforzarla.

In quella sala, transitata da familiari di prigionieri e da avvocati, abbiamo comunicato direttamente i nostri scopi ciò unito alla diffusione della lettera di richieste, critiche e di più, uscita dal carcere a fine febbraio “Dalla Cayenna di Opera” in cui sono raccolte 128 firme di persone chiuse nel 1° padiglione 4° piano (sezioni A-B-C); lì abbiamo anche aperto uno striscione con la scritta del titolo della lettera. Quel documento è stato portato in tutti gli uffici dei magistrati di sorveglianza responsabili nelle carceri di Milano (S.Vittore, Bollate e Opera).

Nella sala abbiamo trovato attenzione e interesse al punto che i carabinieri, giunti poco dopo con l’idea di sbatterci immediatamente fuori, non sono riusciti ad impedire il nostro intervento a voce alta, compresa la lettura della lettera. Si è riusciti anche ad informare di quanto avveniva “i cronisti di Milano”, sala stampa situata al 3° piano e la “Camera Penale” frequentata da avvocati e avvocatesse.

L’accresciuto numero di carabinieri e chissà chi altri e altre, dopo circa una mezzora, non ci ha impedito di rispondere a tono, anche se spinti in un altro atrio, dove ci hanno identificati e lasciati andare via tutte e tutti assieme.

Mettere a giro questa comunicazione contribuisce anche a frenare il DAP, in particolare la direzione e le guardie del carcere di Opera, a rafforzare la determinazione di chi è dentro, anche in vista del presidio itinerante contro il 41bis fissato contemporaneamente attorno a diverse carceri (Opera, Tolmezzo, Cuneo, Parma, Terni, Ascoli Piceno dove sono attive appunto sezioni rette con quella tortura), per sabato 16 aprile.

Segue il testo della lettera diffusa.

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Sintesi dell’incontro tenutosi a Bologna domenica 31 gennaio 2016

Pagine contro la tortura

All’incontro erano presenti compagni/e dalle seguenti realtà: Bologna, Parma, Milano, Roma, Cuneo, Biella. Inoltre sono stati riportati i punti emersi dalla discussione tenutasi a Padova, il giorno prima, nell’ambito dell’assemblea Uniti Contro la Repressione.

  1. E’ stato fatto un primo bilancio a proposito delle spedizioni di libri nelle sezioni a 41bis. Tali spedizioni sono state effettuate da diverse case editrici o librerie a tutte le 13 carceri aventi sezioni a 41bis, con indicazione di mettere i testi nelle biblioteche interne e a disposizione dei detenuti in 41bis. Gli invii sono stati eseguiti unitamente ad altre raccomandate indirizzate “per conoscenza” agli uffici dei magistrati di sorveglianza del luogo e ai garanti dei detenuti. Sono stati inoltre inviati libri direttamente ad alcuni nominativi di detenuti in 41bis. A parte la risposta della garante di Bologna, di quella di Milano (pubblicate sul blog) e di un detenuto del carcere di Viterbo, al quale sono stati inviati anche singole pagine di un libro, (opuscoli n.108 e 109) non sono stati riportati ulteriori riscontri. Era noto fin dall’inizio che queste prime spedizioni avevano lo scopo di aggregare un circuito di editori e librerie sensibili al tema e di dichiarare le ragioni e gli intenti della campagna all’interno del mondo carcerario. Come seconda tappa si è pensato a delle ulteriori spedizioni, questa volta di un catalogo contenente alcuni titoli messi a disposizione dalle case editrici e librerie che aderiscono alla campagna, insieme all’appello della stessa, da inviare all’elenco di nominativi di detenuti in 41bis e “per conoscenza” ai magistrati di sorveglianza e ai garanti. Queste seconde spedizioni, visto che non contengono libri e riviste, non comportano un divieto formale. Tali spedizioni avverranno a ridosso della giornata di mobilitazione sotto le carceri a 41bis, di cui si parlerà più avanti, con l’obiettivo che il circuito di editori e librerie interessate si possa allargare e raggruppare stante anche le difficoltà emerse quasi dappertutto a procedere in modo autonomo e coordinato anche in relazione all’indeterminatezza del cosa fare. Con ciò non si esclude affatto la possibilità di procedere anche con altri tipi di spedizioni e di iniziative laddove ne venga colta l’opportunità. A Milano si cercherà di promuovere un percorso di raggruppamento del circuito di case editrici e librerie che ad oggi si è attivato.

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Roma presidio e volantinaggio al Palazzo dei Congressi – Eur 6 dic 2015

Durante la fiera del libro “Più libri più liberi” tenutasi a Roma dal 4 all’8 dic 2015 si è distribuito una cartellina con all’interno la modalità di spedizione e adesione alla campagna**, e tutta la documentazione utile (clicca) per eseguire le spedizioni dei libri nelle carceri a sez. 41bis (clicca), di seguito il cartellino triangolare esposto negli stands:

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